Smaltimento Terra da Scavo Roma: ecco cosa dovresti sapere!
L’esigenza di mettere in atto lavori di costruzione, demolizione e ristrutturazione è sempre più diffusa, anche grazie ai numerosi incentivi messi a disposizione del cittadino in questi ultimi anni.
Ma come comportarsi circa lo smaltimento terra da scavo?
Innanzitutto precisiamo che terre e rocce da scavo rientrano nella categoria dei rifiuti speciali, e in quanto tali non possono assolutamente essere gettati nella normale raccolta differenziata urbana.
La terra da scavo va invece trasportata su automezzi autorizzati e conferita presso un centro di raccolta autorizzato.
Stando a quanto indicato nell’art. 2 del DPR 120/2017 , per “terra da scavo” si intende infatti tutto il suolo escavato durante le attività legate alla realizzazione di un’opera, quali ad esempio:
- scavi generici (trincee)
- perforazione o trivellazione
- palificazione
- consolidamento
- opere infrastrutturali
- smantellamento o livellamento di strade o gallerie urbane
Riuscire ad orientarsi in questo caso non è semplicissimo, soprattutto se non si è poi un professionista del settore.
Per evitare di commettere un illecito e rischiare così una sanzione amministrativa di carattere pecuniario, ti consigliamo sempre di rivolgerti ad una ditta esperta nello smaltimento terra da scavo Roma, e lasciare a loro il compito di provvedere alla corretta gestione dei rifiuti.
Smaltimento terra da Scavo Roma: Analisi a Campione
Prima ancora di potersi occupare del ritiro e della gestione delle terre e rocce da scavo, occorre eseguire un’analisi a campione del rifiuto, proprio come previsto dalla legge.
Si tratta in particolare di un esame in grado di verificare e attestare l’assenza assoluta di sostante inquinanti nel terriccio.
Se dovessero essere rilevate tracce di sostanze nocive, lo smaltimento terra da scavo dovrà necessariamente avvenire in maniera diversa.
Ormai sempre più di frequente è la ditta stessa incaricata dello smaltimento terra da scavo Roma ad effettuare anche questo servizio: per ottenere un responso, occorreranno all’incirca 15 giorni.
Solo una volta stabilito che si tratta di rifiuti non pericolosi, un tecnico esperto provvederà al ritiro e al successivo passaggio, ovvero lo smaltimento terra da scavo Roma.
Normativa smaltimento terra da scavo Roma: cosa ci dice la legge?
Conoscere la normativa che regola lo smaltimento terra da scavo è fondamentale, anche se non tutti ne sono a conoscenza.
In particolare, il DPR 120/2017 (entrato in vigore a partire dal 22 agosto del 2017) ci fornisce una serie di indicazioni di carattere normativo e tutte le disposizioni relative alla gestione e allo smaltimento delle terre e rocce da scavo.
Il Decreto delinea alcuni principi quali:
- le terre e le rocce da scavo qualificate come sottoprodotti, indipendentemente che provengano da cantieri di piccole o grandi dimensioni o che si tratti di rifiuti derivati da lavori di costruzione o manutenzione di reti e infrastrutture
- il riutilizzo di terra da scavo, disciplinato dall’articolo 185 del Testo Unico Ambientale
- il deposito temporaneo di terre e rocce da scavo
- la gestione della terra da scavo nei siti oggetto di bonifica
Smaltimento terra da scavo Roma: il suolo escavato viene considerato un rifiuto?
Le terre e le rocce da scavo possono essere escluse dalla categoria rifiuti, quando parliamo di:
- terreno, ivi compreso il suolo contaminato non scavato
- suolo non contaminato proveniente da lavori di costruzione o ristrutturazione che può essere riutilizzato
Terra e rocce da scavo, quindi, possono cessare di essere rifiuti, ovviamente a patto che le condizioni siano conformi a quanto previsto dalla legge.
Il suolo escavato non contaminato o altro materiale al suo stato naturale possono essere riutilizzati, previa attenta valutazione.
L’importante è rivolgersi ad un tecnico professionista, che sappia consigliarvi al meglio l’iter da seguire per procedere ad un corretto smaltimento terra da scavo Roma.
I Codici rifiuto per lo smaltimento terra da scavo
Come già indicato, le terre e le rocce da scavo devono necessariamente essere sottoposte ad analisi a campione.
Questo esame è importantissimo per stabilire come procedere circa lo smaltimento terra da scavo o l’eventuale riutilizzo del materiale.
Il Catalogo Europeo dei Rifiuti attribuisce due diversi codici alle terre da scavo:
- 17 05 03: per terra e rocce contenenti sostanze pericolose
- 17 05 04: per terra e rocce non contenenti sostanze nocive
L’esito dell’esame a campione indicherà infatti se nella terra da scavo sono presenti o meno sostanze tossiche o pericolose, e quindi verranno catalogate in una delle due categorie.
Ai fini di un corretto smaltimento terra da scavo Roma secondo quanto previsto dalla legge, è fondamentale attribuire il corretto codice al rifiuto: le terre non pericolose, infatti, possono essere utilizzate nuovamente per riempimenti, rinterri o rimodellamenti del terreno.
Per essere certi di eseguire l’operazione in maniera idonea, affidatevi ad un professionista che sia in costante aggiornamento circa le disposizioni e le normative di legge che regolano lo smaltimento terra da scavo Roma.
Come viene effettuato il servizio di smaltimento terra da scavo?
Per poter procedere allo smaltimento terra da scavo occorre escludere la contaminazione con altri materiali in maniera certa.
Le analisi rileveranno quindi anche la minima quantità di sostanze nocive, come ad esempio l’amianto, all’interno delle rocce o della terra da scavo da smaltire.
La normativa prevede che, nell’attesa della ricezione dei risultati delle analisi a campione (che generalmente impiegano circa un paio di settimane per arrivare), la terra da scavo potrà rimanere in un deposito temporaneo.
Se l’esito è negativo, la ditta esperta può effettuare l’intervento di smaltimento terra da scavo Roma.
Ovviamente, trattandosi di materiali molto delicati, la loro gestione deve avvenire nel pieno rispetto delle leggi in vigore.
Il personale incaricato dovrà infatti provvedere alla compilazione e al rilascio di tutta la documentazione necessaria ad attestare l’avvenuto smaltimento terra da scavo Roma in maniera corretta.
Per questo è importantissimo non affidarsi a persone improvvisate ma scegliere sempre un professionista, che possa occuparsi dell’aspetto burocratico e adempiere ad ogni dovere previsto dalle normative vigenti in materia di smaltimento terra da scavo.
Quali sono gli adempimenti necessari per il riutilizzo di terre da scavo?
A seconda della tipologia di cantiere avremo diversi adempimenti necessari al fine di riutilizzare la terra da scavo:
- per cantieri di piccole o grandi dimensioni non soggetti a VIA o AIA: è sufficiente l’invio della dichiarazione sostitutiva, secondo quanto indicato dal DPR 445/2000 (art. 47)
- per cantieri di grandi dimensioni soggetti a VIA o AIA: in questo caso occorrerà presentare il Piano di utilizzo redatto in conformità della legge, includendo anche la dichiarazione sostituiva
Non operare in maniera conforme a quanto previsto dalla legge equivale alla perdita della qualifica di sottoprodotto per le terre da scavo.
Inoltre, la scorretta gestione dei rifiuti è punibile, con relativa applicazione delle sanzioni amministrative e pecuniarie previste dalla normativa.
Ricorda che puoi evitare tutto questo semplicemente rivolgendoti ad una ditta professionista nel settore dello smaltimento terra da scavo Roma.
Smaltimento terra da scavo FAQ
In questa sezione sono state raccolte tutte le domande più frequentemente poste dagli utenti del web, al fine di sciogliere ogni dubbio in materia di gestione e smaltimento terra da scavo.
1- Come funziona il deposito intermedio temporaneo?
Il deposito temporaneo delle terre da scavo può essere effettuato sia nel sito stesso di produzione, sia nel sito di destinazione. Resta comunque necessario individuare un sito idoneo per il deposito intermedio e provvedere al relativo smaltimento entro massimo 1 anno. Per questo è sempre preferibile rivolgersi a personale esperto e in grado di occuparsi della corretta gestione delle terre e rocce da scavo.
2- Effettuare l’analisi a campione sulle terre da scavo è obbligatorio?
Si, la legge prevede che tutte le terre da scavo siano sottoposte ad analisi chimiche, ai fini di escludere o accertare la presenza di sostanze nocive contaminanti. Il produttore deve in particolar modo dimostrare che la concentrazione di contaminanti non superi la soglia prevista per la specifica destinazione d’uso e che non costituiscano in alcun modo fonte diretta di contaminazione per le acque sotterranee.
3- Chi si occupa di effettuare dei controlli?
Nel caso di presenza di terre e rocce da scavo nei cantieri, l’ARPAT può effettuare dei controlli e delle ispezioni a campione, volti ad accertare il rispetto di quanto previsto dalle normative sul piano di utilizzo. In caso di soggetti non sottoposti a VIA/AIA o di volumi di terre e rocce da scavo inferiori a 6000 metri cubi, invece, Arpat potrà svolgere delle verifiche ogni qualvolta sorgano dei dubbi su quanto dischiarato. Durante un controllo il soggetto è tenuto ad esibire tutta la documentazione che attesti la conformità della gestione e smaltimento terra da scavo. Per non farsi cogliere impreparato, ed evitare il peggio, si consiglia di rivolgersi solo a personale qualificato ed esperto!
4- Quale documento accompagna il trasporto di terre e rocce da scavo?
Il trasporto di terre e rocce da scavo deve avvenire in maniera conforme con quanto previsto dalla legge, e solo su mezzi autorizzati. Stando a quanto indicato nella normativa, il trasporto deve essere sempre accompagnato da apposito documento di trasporto, debitamente compilato e riportante tutte le informazioni necessarie (orario di partenza/arrivo, itinerario, eventuale deposito intermedio). Questo tipo di documento può essere rilasciato solo da una ditta professionista nel campo dello smaltimento terra da scavo Roma.
5- Come compilare la Dichiarazione dell’avvenuto utilizzo?
La Dichiarazione di avvenuto utilizzo attesta la gestione delle terree e rocce da scavo secondo quanto previsto dalla legge. Questo documento deve essere compilato e inviato entro i termini previsti: l’omessa dichiarazione comporta la revoca della qualifica di terre da scavo come sottoprodotto, con relativa sanzione. Affidarsi ad un professionista equivale a ricevere tutto il supporto necessario in qualsiasi fase dello smaltimento terra da scavo Roma, dal ritiro fino al rilascio delle attestazioni a norma di legge.
Costo smaltimento terra da scavo
Rivolgersi ad una ditta esperta nello smaltimento terra da scavo Roma significa tutelarsi ai sensi della legge e garantire l’esecuzione di un intervento corretto.
Tuttavia, per questo tipo di servizio sono previsti dei costi: ritiro rifiuti, trasporto su mezzi idonei e conferimento delle terre e rocce da scavo presso centro di raccolta autorizzato.
Difficile stabilire una cifra esatta, in quanto ogni intervento di smaltimento terra da scavo Roma va valutato singolarmente prima di poter individuare il costo finale dell’operazione.
In linea di massima, per lo smaltimento terre e rocce da scavo con codice rifiuto CER 170504, il costo attuale si aggira intorno i 13 euro al quintale, ai quali vanno poi aggiunte le spese di trasporto in discarica e per gli adempimenti previsti dalla legge (ad esempio il rilascio del FIR), che ammonta all’incirca a 250 euro.
Naturalmente si tratta solo di un prezzo orientativo, e che può variare in base a diversi fattori come l’ubicazione del luogo di ritiro o la quantità stessa di rifiuti da smaltire.
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